Irpef e Irap, come cambia la busta paga
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Irpef e Irap, cambia la busta paga: le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate

Pagamenti

Le informazioni dell’Agenzia delle Entrate sulle nuove buste paga alla luce delle modifiche all’Irpef e all’Irap.

Con la riforma dell’Irpef e dell’Irap cambia la busta paga per i lavoratori dipendenti e a fare chiarezza ci ha pensato l’Agenzia delle Entrate con una circolare dedicata.

Nello specifico, nella circolare dell’Agenzia delle Entrate sono fornite indicazioni per quanto riguarda il sistema di tassazione legato alla riforma dell’Irpef. Inoltre vengono fornite informazioni utili anche per quanto riguarda l’esclusione dall’Irap.

Riforma dell’Irpef e Irap, come cambia la busta paga: le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate

La circolare dell’Agenzia delle Entrate ricorda che l’Irpef è stata rimodulata da cinque a quattro scaglioni di aliquote: “La nuova Irpef, come modificata dalla Legge di Bilancio 2022, viene rimodulata su 4 aliquote invece che 5 (23%, 25%, 35%, 43%). Si passa, quindi, dal 27% al 25% per la seconda aliquota relativa ai redditi da 15.001 fino a 28.000 euro, dal 38% al 35% per i quelli fino a 50mila euro, mentre i redditi superiori vengono tassati al 43%, con la soppressione della vecchia aliquota del 41%“. si legge nel comunicato stampa pubblicato sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Nella circolare vengono ricordati anche quelli che sono i soggetti esclusi dall’Irap: “Tra i soggetti esclusi dall’applicazione dell’Irap rientrano le persone fisiche esercenti attività commerciali titolari di reddito d’impresa (art. 55 Tuir) residenti nel territorio dello Stato. Fuori dal perimetro dell’imposta anche le persone fisiche esercenti arti e professioni (art. 53, comma 1 Tuir). Restano, invece, assoggettate a Irap le persone fisiche esercenti arti e professioni in forma associata“.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare la circolare dell’Agenzia delle Entrate.

Pagamenti
Pagamenti
Leggi anche
Pensioni, l’Inps: nel 2023 non cambiano i requisiti

Il periodo “di rodaggio”

Come specificato dall’Agenzia delle Entrate, fino alla fine del mese di aprile si procederà con un periodo di prova e le società che non sono riuscite ad adeguarsi potranno farlo entro aprile procedendo con un conguaglio per i primi tre mesi del 2022.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 23 Febbraio 2022 11:53

Pensioni, l’Inps: nel 2023 non cambiano i requisiti

nl pixel